Perché ho smesso di scrivere su dillo alla mamma così, de botto, senza senso

Smettere di scrivere, non te ne accorgi e…

A volte le cose succedono così, senza che si decidano, scivolano nella quotidianità tra un “lo faccio domani” e tanti “ho cose più importanti a cui pensare” e alla fine si abbandonano le cose che si pensavano poco importanti in un angolino della stanza, a prendere polvere, fino a quando lo strato diventa così spesso e coperto dalle cose di ogni giorno (chi non ha una sedia con una pila di cose non ben identificate sotto e ci si riconosce?) che poi ci si dimentica cosa c’era lì sotto. Una pianta? Delle scarpe da ginnastica? La voglia di vivere?

Insomma da un giorno all’altro ti accorgi che hai proprio smesso di fare quella cosa lì che ti piaceva proprio, e magari ti faceva stare bene e e ti dava pure da vivere.

Succede…

immagine della scena del telefilm Boris dove gli scrittori della trama dicono "cosi de botto senza senso"

Boris ci insegna che le cose succedono così de botto senza senso

Questo post vuole essere ironico e scherzoso, perché di motivazioni più o meno valide per cui ho smesso di scrivere qui ce ne sono.

Per esempio ho smesso perché ero stanca, ma stanca tipo esausta, sotto bombardamento e costantemente in allarme. Ho smesso perché non sapevo cosa raccontare, ho smesso di scrivere perché il mio viaggio attraverso la separazione era in salita e doloroso e non sapevo come raccontarlo in maniera dolce senza farvi provare pena per me.

Ho smesso di scrivere quando non avevo più le parole per parlare, figuriamoci per scrivere. Ho smesso di scrivere quando le mie parole sono state usate contro di me per darmi della cattiva madre (cosa che non sono mai stata e mai sarò).

In inglese si dice overwhelmed e credo che renda meglio l’idea: ero sopraffatta dagli avvenimenti e dovevo pensare a scrivere cose per gli avvocati, per gli assistenti sociali, per le visite mediche, per i giudici. Troppe cose da raccontare, chissà se poi potevo dirle anche a voi. Sicuramente sarebbe stato di aiuto a chi era o è nella mia situazione e ha avuto paura come me.

Magari ne scriverò, mi aspettate? Nel frattempo sappiate che sopravviverete, ve lo prometto.

Ma poi le parole sono tornate

E quando le parole sono tornate, non sapevo più scrivere, o almeno così mi sembrava. Sapete, quando le parole sono troppe e ingarbugliate e piene di nodi ci vogliono ore e ore di manovalanza per sbrogliare le matasse e farle diventare filati di frase con un senso compiuto.

Se preferite le metafore culinarie, queste parole erano tutte insieme in un minestrone, che come sapete i minestroni possono essere scambiati spesso per mappazzoni se non si sanno presentare come Bruno Barbieri comanda. Mi iscrivo a Masterchef?

Bruno Barbieri giudica le mie capacità descrittive

Creare organizzazione per la scrittura

Diciamo che sto mettendo ordine nel mio archivio di ricordi, eventi, vocaboli e sentimenti: è fondamentale farlo perché qui si parla di me e della nostra vita, non di specifiche grafiche di un nuovo videogioco – di cui scrivo ogni tanto-.


Spero di riordinare piano piano in modo da raccontare non solo il passato, ma soprattutto il presente e il futuro e tutte le cose che una mamma separata* può raccontare. Che mia figlia cresce ogni giorno di più -cavoli- ed è una gioia vederla diventare una ragazzina indipendente con le sue idee e i suoi gusti, non posso permettermi di perdermi nella memoria il nostro percorso, non voglio più.

Che dite, metto a posto?

* non solo, sono anche e soprattutto essere umano, ho sempre lottato per non diventare una mamma unicellulare come vorrebbe la società, e sempre lotterò per questo.

Un commento

  1. Aspiranterunner ha detto:

    Anche io ho smesso di scrivere il mio. blog all’improvviso perché a corto di parole e ricominciare è sempre molto difficile. Ho scritto altro, in altri siti web ma il blog l’ho abbandonato e chiuso e mi dispiace molto. La realtà è che. la vita ad un certo punto ci inghiotte e annaspiamo solo per respirare. Gli ultimi anni sono stati faticosi per tutti. Vedo che hai scritto un anno fa e io l’ho trovato solo perchè mi sono accorta sola ora che avevi risposto ad un mio commento di un tuo vecchio post. Che dirti? Io ti leggerei tanto ancora volentieri… nel. frattempo ti abbraccio forte per le avversità che hai e stai affrontando. Coraggio!

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